Con vista su Castel San Pietro, il Ponte Nuovo è stato tale più volte. Costruito, riparato, distrutto e ricostruito una sequela interminabile di volte - inondazioni, incendi, danneggiamenti vari - a partire dal XII secolo, raggiunse un assetto invariato nel 1539, ma fu abbattuto da un mulino vagante, trascinato dalla piena, più di tre secoli dopo. Venne sostituito da un'innovativa struttura a campata unica in ferro, subito rinominato volgarmente "la gabia dei osei", ricordando la forma di una gabbia per uccelli. Non vide nemmeno il XX secolo, smontato e ricostruito, sempre in ferro, ma stavolta su piloni, servendo, come il suo predecessore, per il trasporto tranviario urbano ed extraurbano (attivo dal 1884 a cavalli, convertito con macchine a trazione elettrica nel 1906 e del tutto smantellato nella seconda metà degli Anni '50). Tuttavia, la sua conformazione venne alterata ulteriormente negli Anni '30, poiché inadatto alle esigenze cittadine, ma appena sei anni dopo, il 25 Aprile 1945, fu fatto saltare dai tedeschi in ritirata. Una rapida ricostruzione, dettata più dalla necessità postbellica che dalla raffinatezza, ha dato alla città il suo ultimo (per ora) Ponte Nuovo.
Con vista su Castel San Pietro, il Ponte Nuovo è stato tale più volte. Costruito, riparato, distrutto e ricostruito una sequela interminabile di volte - inondazioni, incendi, danneggiamenti vari - a partire dal XII secolo, raggiunse un assetto invariato nel 1539, ma fu abbattuto da un mulino vagante, trascinato dalla piena, più di tre secoli dopo. Venne sostituito da un'innovativa struttura a campata unica in ferro, subito rinominato volgarmente "la gabia dei osei", ricordando la forma di una gabbia per uccelli. Non vide nemmeno il XX secolo, smontato e ricostruito, sempre in ferro, ma stavolta su piloni, servendo, come il suo predecessore, per il trasporto tranviario urbano ed extraurbano (attivo dal 1884 a cavalli, convertito con macchine a trazione elettrica nel 1906 e del tutto smantellato nella seconda metà degli Anni '50). Tuttavia, la sua conformazione venne alterata ulteriormente negli Anni '30, poiché inadatto alle esigenze cittadine, ma appena sei anni dopo, il 25 Aprile 1945, fu fatto saltare dai tedeschi in ritirata. Una rapida ricostruzione, dettata più dalla necessità postbellica che dalla raffinatezza, ha dato alla città il suo ultimo (per ora) Ponte Nuovo.