Un percorso dedicato alle immagini filmiche private del Sud Italia e allo sguardo delle persone che in quei luoghi hanno vissuto. La ricerca e la selezione di estratti filmici sono state realizzate a partire da una novantina di fondi amatoriali di Home Movies e rappresentativi del Meridione d'Italia e della Sicilia. Queste immagini, impresse su pellicole amatoriali girate tra il 1930 e il 1990, compongono un vero e proprio ritratto visuale sfaccettato del paesaggio e della popolazione. Visioni che comprendono paesaggi urbani e suburbani di grandi città e centri più piccoli, luoghi simbolo di un passato antico, vulcani, parchi naturali, spiagge e coste, momenti del vissuto famigliare (viaggi, pranzi, escursioni, gite, giochi), riti e miti collegati alla religiosità e alla vita collettiva. Gli sguardi sono di chi quei luoghi li vive quotidianamente ma anche di chi è emigrato lontano e torna alla propria terra.
I cambiamenti e le sperimentazioni avvenute nella scuola italiana nel corso del Novecento per un viaggio tra i banchi di scuola da un punto di vista davvero privilegiato, quello dei docenti e dei bambini. Dalle lezioni di Gianni Rodari a quelle di Loris Malaguzzi fino agli esperimenti di educazione democratica e comunitaria, dal cinema di animazione alle sperimentazioni in Super8 fatte dai ragazzi. E ancora gite, merende, carnevali, feste: piccole grandi storie in cui riconoscersi.
Dai campetti di periferia ai grandi stadi di calcio, dai paesaggi montani attraversati dalle ruote dei ciclisti, alle auto da corsa che sfrecciano in pista e nei centri storici delle città. Nelle immagini dei cineamatori e delle cineamatrici lo sport si intreccia con la Storia – dal Fascismo, al l boom economico all’emancipazione delle donne – e con i giochi di tradizione, quelli più improvvisati nei luoghi più sperduti della Penisola.
Un percorso dedicato al tema universale del cibo esplorato attraverso sequenze d’archivio provenienti da oltre 150 fondi amatoriali. La raccolta svela l’essenza del cibo in tutte le sue molteplici sfaccettature: dalla preparazione di ricette casalinghe ai pasti condivisi, dalla caccia e pesca alle celebrazioni più intime e collettive come matrimoni, compleanni e festività religiose. La narrazione si espande oltre la dimensione privata, includendo immagini di fabbriche alimentari, mercati, bar, ristoranti e hotel, fino ad arrivare alle attività agricole come la mietitura e la vendemmia. Non mancano sguardi che raccontano esperienze culinarie di culture diverse, riprese durante viaggi e gite dei cineamatori all'estero.
Franco Cigarini (1924-1982) ha utilizzato nell’arco della propria vita diverse forme espressive, dalla fotografia al cinema, dalla poesia alla scultura. Assunto come fotografo del Comune di Reggio Emilia nel 1965, Franco Cigarini affiancò presto l’utilizzo della cinepresa alla macchina fotografica, diventando il “cineoperatore ufficiale” della città per circa un ventennio. Il suo archivio audiovisivo offre un importante contributo alla memoria visiva del Novecento, non solo locale, e le sue opere, come filmmaker indipendente, testimoniano il suo impegno civile e politico.
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