Dopo la ripresa dell'attività vulcanica nel 1913, quindici anni più tardi il cratere vesuviano ospitava al proprio interno un conetto più alto dell'orlo del cratere stesso. L'eruzione del 1929, tuttavia, ne ridusse la grandezza - e qui, difatti, è visibile la densa fumarola che fuoriesce dal cono, lascito di quell'evento.
Dopo la ripresa dell'attività vulcanica nel 1913, quindici anni più tardi il cratere vesuviano ospitava al proprio interno un conetto più alto dell'orlo del cratere stesso. L'eruzione del 1929, tuttavia, ne ridusse la grandezza - e qui, difatti, è visibile la densa fumarola che fuoriesce dal cono, lascito di quell'evento.