Il Ponte delle Sirenette, costruito nel 1840-42, era stato destinato a fungere da passerella sui navigli interni di Milano, tra i ponti di Corso Porta Tosa e di Via San Damiano. Con l'interramento dei navigli interni tra il 1929 e il 1930, nella messa in atto di un nuovo piano urbanistico. Venne tuttavia trasferito, dove è tutt'oggi, all'interno del Parco Sempione. Venne accorciato e, nel corso degli anni, subì varie modifiche: il parapetto fu sostituito immediatamente - il film mostra, infatti, quello rifatto - mentre due delle sirenette andarono mancanti, una distrutta da un bombardamento durante la guerra, l'altra rubata. Vennero entrambe reinstaurate nel 1954, mentre dal 2003 è stato sostituito il parapetto con uno nuovo che riprende il motivo originale. Il tremore nell'immagine, invece, che fa percepire un a continua oscillazione verticale, è dovuto a un problema di caricamento del film nella cinepresa: non essendosi creato il "loop", un passaggio lasco alla base della tecnica cinematografica dove il film non è in tensione, la pellicola è in uno stato di tensione costante, e non riesce a stabilizzarsi in corrispondenza del gate.
Il Ponte delle Sirenette, costruito nel 1840-42, era stato destinato a fungere da passerella sui navigli interni di Milano, tra i ponti di Corso Porta Tosa e di Via San Damiano. Con l'interramento dei navigli interni tra il 1929 e il 1930, nella messa in atto di un nuovo piano urbanistico. Venne tuttavia trasferito, dove è tutt'oggi, all'interno del Parco Sempione. Venne accorciato e, nel corso degli anni, subì varie modifiche: il parapetto fu sostituito immediatamente - il film mostra, infatti, quello rifatto - mentre due delle sirenette andarono mancanti, una distrutta da un bombardamento durante la guerra, l'altra rubata. Vennero entrambe reinstaurate nel 1954, mentre dal 2003 è stato sostituito il parapetto con uno nuovo che riprende il motivo originale. Il tremore nell'immagine, invece, che fa percepire un a continua oscillazione verticale, è dovuto a un problema di caricamento del film nella cinepresa: non essendosi creato il "loop", un passaggio lasco alla base della tecnica cinematografica dove il film non è in tensione, la pellicola è in uno stato di tensione costante, e non riesce a stabilizzarsi in corrispondenza del gate.