Nel 1966, la sezione di Milano dell’Associazione Nazionale Alpini, con il supporto della Brigata Alpina Orobica, organizza un’ascensione alpinistica verso Punta San Matteo, vetta del Gruppo Ortles-Cevedale nelle Alpi Retiche meridionali, lungo il confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, a sud del Monte Vioz. Il filmato di Don Vitalini documenta l’itinerario impegnativo che attraversa il Rifugio Berni, il Ghiacciaio del Dosecù il Monte Mantello e pendii misti di neve e roccia. Le riprese mostrano il gruppo in cordata, equipaggiato con piccozze, zaini e abbigliamento tecnico dell’epoca, mentre affronta tratti ripidi e innevati, alternando momenti di sosta e ristoro. La sequenza culmina con gli alpinisti che avanzano compatti su un pianoro nevoso, immersi in un panorama maestoso di cime alpine, celebrando lo spirito di disciplina, fatica e collaborazione tipico dell’alpinismo italiano degli anni ’60.
Nel 1966, la sezione di Milano dell’Associazione Nazionale Alpini, con il supporto della Brigata Alpina Orobica, organizza un’ascensione alpinistica verso Punta San Matteo, vetta del Gruppo Ortles-Cevedale nelle Alpi Retiche meridionali, lungo il confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, a sud del Monte Vioz. Il filmato di Don Vitalini documenta l’itinerario impegnativo che attraversa il Rifugio Berni, il Ghiacciaio del Dosecù il Monte Mantello e pendii misti di neve e roccia. Le riprese mostrano il gruppo in cordata, equipaggiato con piccozze, zaini e abbigliamento tecnico dell’epoca, mentre affronta tratti ripidi e innevati, alternando momenti di sosta e ristoro. La sequenza culmina con gli alpinisti che avanzano compatti su un pianoro nevoso, immersi in un panorama maestoso di cime alpine, celebrando lo spirito di disciplina, fatica e collaborazione tipico dell’alpinismo italiano degli anni ’60.