Memoryscapes è la prima piattaforma dedicata alla riscoperta del patrimonio privato italiano in formato ridotto. Uno sguardo inedito sulle memorie di famiglia del secolo scorso e circa 4.000 brevi filmati per narrare un’unica storia: la nostra.
Una raccolta di memorie filmate che raccontano il profondo legame tra gli italiani e il paesaggio montano. Un legame che si trasforma lungo tutto il Novecento, quando le innovazioni tecnologiche e il turismo di massa iniziano ad aprire le vette a un numero sempre maggiore di persone. Le montagne, un tempo remote e silenziose, diventano così spazi condivisi, luoghi di svago, avventura, ma anche di vita quotidiana. Dall’escursionismo all’alpinismo più impegnativo, fino alle competizioni ufficiali, anche lo sport uno dei grandi protagonisti della nuova montagna.
Ma la montagna è anche il lavoro nei campi e nei boschi, le feste di paese, le abitudini che si tramandano, le relazioni che si costruiscono nel tempo: un luogo di appartenenza, di memoria, di comunità. Sotto lo sguardo dei cineamatori, osserviamo il volto stesso della montagna, che muta nel susseguirsi delle stagioni e si rivela fragile “sensore” delle trasformazioni ecologiche globali.
Una selezione che attraversa l’Italia intera, rivelando anche territori meno noti, dalle dorsali appenniniche alle alture delle isole, fino ai vulcani attivi, in un grande affresco collettivo, dove si intrecciano memoria, natura e cultura.
I film ritrovati formano un corpus di immagini variegate che ci riportano a Parma, tra i quartieri, le strade, le piazze e le campagne circostanti. Rituali ancora vivi (come i grilli del parco Ducale o il mercato in Ghiaia) si affiancano ad altri quasi scomparsi (il circo in Cittadella, la fiera di San Giuseppe, le botteghe artigiane). Ci sono gli scioperi, le manifestazioni e le lotte degli anni Sessanta, nuove idee di scuola come quella del maestro Ulisse Adorni con il super 8, film girati da studenti e in ambito familiare, per fissare luoghi, volti, momenti fugaci.
Altre immagini ci portano nell’Appennino Parmense, in un paesaggio ancora riconoscibile, tra gite ed escursioni. Non mancano gli sguardi femminili sul cambiamento sociale e le storie di fornai, meccanici, tranvieri, tutti accomunati dalla passione per il cinema amatoriale. Così una memoria privata diventa collettiva, ricomposta in frammenti che raccontano Parma e il suo Novecento.