Dal 1958, a Montefiascone, si tiene l'annuale Fiera del vino; degustazioni e rievocazioni storiche sio intrecciano ricordando gli eventi, e la leggenda, che sin dal 1500 si sparge per il paese, per l'Italia e per l'Europa. Si narra che nel XII secolo il Vescovo Giovanni Defuk (nome frutto di storpiature, o tradizioni errate, nel corso degli anni) arrivasse in Italia, dirigendosi verso Roma. Si narra anche che, per sua volontà e dedizione alle libagioni, mandasse in avanscoperta sul tragitto una persona fidata per segnalare dove vi fosse del buon vino. Nel caso, il servitore avrebbe lasciato un "Est" (lett., "c'è") inscritto sulle porte delle cantine, dove poi, vedendolo, si sarebbe fermato il prelato. Giunto a Montefiascone, ne scrisse addiritutra tre, "EST EST EST", inducendo Defuk, per la prelibatezza del vino, a fermarsi per anni nella cittadina, dove morì a breve per le troppe crapule.
Dal 1958, a Montefiascone, si tiene l'annuale Fiera del vino; degustazioni e rievocazioni storiche sio intrecciano ricordando gli eventi, e la leggenda, che sin dal 1500 si sparge per il paese, per l'Italia e per l'Europa. Si narra che nel XII secolo il Vescovo Giovanni Defuk (nome frutto di storpiature, o tradizioni errate, nel corso degli anni) arrivasse in Italia, dirigendosi verso Roma. Si narra anche che, per sua volontà e dedizione alle libagioni, mandasse in avanscoperta sul tragitto una persona fidata per segnalare dove vi fosse del buon vino. Nel caso, il servitore avrebbe lasciato un "Est" (lett., "c'è") inscritto sulle porte delle cantine, dove poi, vedendolo, si sarebbe fermato il prelato. Giunto a Montefiascone, ne scrisse addiritutra tre, "EST EST EST", inducendo Defuk, per la prelibatezza del vino, a fermarsi per anni nella cittadina, dove morì a breve per le troppe crapule.