Girato da Giuseppe Bonvicini nel 1954 nei pressi di Borca di Cadore (Belluno), il filmato documenta una giornata estiva trascorsa lungo i sentieri di montagna, ai piedi del Monte Antelao, noto come il “Re delle Dolomiti” e seconda vetta più alta del gruppo dolomitico dopo la Marmolada. Le riprese mostrano un uomo e una donna che camminano tra i prati in fiore, alternati a gruppi di persone intenti a raccogliere fiori alpini. Sullo sfondo scorrono le pendici maestose dell’Antelao, mentre lungo il sentiero compaiono alpini con muli da soma, una presenza che richiama le tradizioni di montagna e la vita quotidiana nei territori dolomitici del dopoguerra.
Girato da Giuseppe Bonvicini nel 1954 nei pressi di Borca di Cadore (Belluno), il filmato documenta una giornata estiva trascorsa lungo i sentieri di montagna, ai piedi del Monte Antelao, noto come il “Re delle Dolomiti” e seconda vetta più alta del gruppo dolomitico dopo la Marmolada. Le riprese mostrano un uomo e una donna che camminano tra i prati in fiore, alternati a gruppi di persone intenti a raccogliere fiori alpini. Sullo sfondo scorrono le pendici maestose dell’Antelao, mentre lungo il sentiero compaiono alpini con muli da soma, una presenza che richiama le tradizioni di montagna e la vita quotidiana nei territori dolomitici del dopoguerra.