Tra il 1935 e il 1940, Max De Carli filma una sequenza di vita estiva in un alpeggio delle Alpi Orobie. La sequenza si apre con tre ragazzi che avanzano su un terreno roccioso affacciato su un piccolo lago alpino. Indossano pantaloncini corti, camicie e calzettoni, l’abbigliamento tipico delle escursioni d’alta quota di quegli anni. La cinepresa inquadra poi un gregge di mucche al pascolo, accompagnate dal loro pastore che le guida. Il paesaggio, segnato da rocce e pendii erbosi, riflette l’ambiente degli alpeggi delle Prealpi Bergamasche, raggiungibili dalle valli che scendono verso il Lago d’Iseo.
Tra il 1935 e il 1940, Max De Carli filma una sequenza di vita estiva in un alpeggio delle Alpi Orobie. La sequenza si apre con tre ragazzi che avanzano su un terreno roccioso affacciato su un piccolo lago alpino. Indossano pantaloncini corti, camicie e calzettoni, l’abbigliamento tipico delle escursioni d’alta quota di quegli anni. La cinepresa inquadra poi un gregge di mucche al pascolo, accompagnate dal loro pastore che le guida. Il paesaggio, segnato da rocce e pendii erbosi, riflette l’ambiente degli alpeggi delle Prealpi Bergamasche, raggiungibili dalle valli che scendono verso il Lago d’Iseo.