La dinastia dei Cavadini, che si è avviata nel 1792 con Luigi ed è terminata nel 1974 con Luigi II (per mancanza di eredi), si è impiantata a Verona nel 1812, provenendo originariamente da Montorio. Hanno fuso innumerevoli e rinomate campane, acclamate da un punto di vista estetico e musicale: dei mastri artigiani della loro professione La fonderia Cavadini che si vede in queste immagini, ubicata in Via XX Settembre a Verona, ha probabilmente appena terminato di fondere la campana maggiore della cattedrale di Santa Maria Assunta a Verona, assieme ad altre nove campane del medesimo concerto. Ettore Cavadini (1872-1962), l'esponente della famiglia e della bottega in questo periodo storico, è proprio l'uomo che testa la campana con il martello, prima di avvicinarsi all'obettivo sorridente e soddisfatto. Purtroppo, dopo la benedizione del maggio seguente e l'installazione del gruppo campanario sulla cattedrale, proprio la campana maggiore dovette essere rifusa a seguito di un'incrinatura e ricollocata nel 1934, prima di essere definitavemente inutilizzabile nel 2003. Fa bella mostra di sé, adesso, all'ingresso del vescovado di Verona.
La dinastia dei Cavadini, che si è avviata nel 1792 con Luigi ed è terminata nel 1974 con Luigi II (per mancanza di eredi), si è impiantata a Verona nel 1812, provenendo originariamente da Montorio. Hanno fuso innumerevoli e rinomate campane, acclamate da un punto di vista estetico e musicale: dei mastri artigiani della loro professione La fonderia Cavadini che si vede in queste immagini, ubicata in Via XX Settembre a Verona, ha probabilmente appena terminato di fondere la campana maggiore della cattedrale di Santa Maria Assunta a Verona, assieme ad altre nove campane del medesimo concerto. Ettore Cavadini (1872-1962), l'esponente della famiglia e della bottega in questo periodo storico, è proprio l'uomo che testa la campana con il martello, prima di avvicinarsi all'obettivo sorridente e soddisfatto. Purtroppo, dopo la benedizione del maggio seguente e l'installazione del gruppo campanario sulla cattedrale, proprio la campana maggiore dovette essere rifusa a seguito di un'incrinatura e ricollocata nel 1934, prima di essere definitavemente inutilizzabile nel 2003. Fa bella mostra di sé, adesso, all'ingresso del vescovado di Verona.